Quando il peer-to-peer andava di moda


Quest'oggi andiamo a parlare del peer-to-peer (abbreviabile in P2P). Si tratta di un sistema andato in voga durante l'ultimo anno del secolo scorso e rimasto sulla cresta dell'onda praticamente per tutto il decennio successivo.
Di cosa si tratta? era un sistema tramite il quale, ogni singola persona poteva mettere in condivisione nella rete i file contenuti nel suo PC in maniera che potessero essere scaricati da altre persone, il tutto tramite l'utilizzo di appositi programmi.
Nell'estate del 1999 Shawn Fanning e Sean Parker (quest'ultimo poi famoso per aver anche collaborato con Zuckerberg nella creazione di Facebook) crearono Napster, il primo sistema di P2P di massa.
Il sistema venne subito criticato, specialmente nel mondo delle case discografiche, visto che veniva utilizzato nella maggior parte dei casi per il trasferimento di brani musicali in formato mp3, e nel giro di due anni ne venne ordinata la chiusura.
Nel frattempo però, a maggio 2001, era venuto alla luce WinMX, programma che avrebbe poi preso l'eredità di Napster e che sarebbe rimasto sulla cresta dell'onda per diversi anni. Apprezzato per la leggerezza e la semplicità d'utilizzo, si diffuse molto rapidamente, fino all'improvvisa chiusura a settembre 2005 a causa di una denuncia della Recording Industry Association of America. Nei mesi e negli anni successivi si cercò di tenerlo in vita tramite delle patch che ne permettevano nuovamente il funzionamento (a tutt'oggi risulta ancora funzionante) ma la lenta perdita di clientela (e quindi la disponibilità di file da scaricare) ne ha fatto perdere popolarità.
L'eredità P2P lasciata da WinMX non era destinata però ad andare perduta, nel 2002 infatti era nato Emule, che aveva cercato di farsi spazio nel mondo della condivisione dei file e già due anni dopo era particolarmente apprezzato specialmente per la larga disponibilità di film (poco presenti invece su WinMX) e con la chiusura di quest'ultimo divenne il punto di riferimento del mondo P2P per gli anni avvenire.
Fino all'avvento del sistema Torrent, (nato già nel 2001) che lentamente prese il posto di Emule, grazie ad un sistema diverso di gestione del download che lo rende maggiormente veloce.
Negli ultimi anni però, grazie all'aumento di popolarità di Youtube, Spotify, ed altri sistemi di condivisione audio/video in streaming i consumatori hanno cercato sempre meno il download del file e maggiormente il "consumo" occasionale tramite appunto lo streaming, facendo perdere appeal ai programmi P2P (in alcuni casi poi la dismissione dei programmi è stata causata anche dai provider internet che hanno inserito dei "filtri" nei server per rallentare o addirittura bloccare il traffico P2P).
Lentamente così è finita un era durata circa un decennio, un decennio fatto di download ed upload di file mp3, avi, divx, zip, rar e chi più ne ha più ne metta, traffici non del tutto leciti che ci han fatto provare il brivido di quella "pirateria" di cui sentivamo parlare fin da bambini. 

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