Chi lascia la via vecchia per la nuova...

Come ho più volte raccontato negli scorsi post, da quando ho cominciato ad interessarmi all'informatica ho utilizzato per diversi anni sistemi operativi proprietari, a partire dall'MS-DOS fino ad arrivare a Windows Xp. Nel 2009 poi ho cominciato lentamente ad abbandonare gli ambienti Microsoft per passare ad Ubuntu, scoprendo un sistema stabile oltremodo rispetto a Windows.
L'ho utilizzato ininterrottamente fino a dicembre 2016 quando ho comprato il nuovo PC con Windows 10, sistema di cui avevo comunque sentito parlare bene (basta cercare un po' in internet e si trovano diversi articoli che ne elogiano le caratteristiche).
Ora dopo oltre sei mesi di utilizzo di Windows 10 posso dichiararmi assolutamente insoddisfatto del sistema. Pensavo che con gli anni si fossero risolti determinati problemi, quali errori a caso che vengono fuori una volta ogni tanto quando si apre qualcosa (o a volte anche senza aprire nulla), i classici "directory mancante" o "file corrotto" che quando meno te lo aspetti ti spuntano fuori.
Poi quando lo avvii la spia dell'hard disk continua a lampeggiare per un bel po' anche dopo l'avvio, come se il sistema continuasse ad avviare programmi e librerie anche ad avvio terminato (un semplice paragone, quando Ubuntu è avviato è pronto all'utilizzo, non sta a smacchinare senza senso altri 5 minuti).
Ultima osservazione, gli aggiornamenti. Non voglio entrare nel merito della dimensione degli aggiornamenti (Windows 10 non ti dice quanti MB scarica, ma basandosi sulle tempistiche penso si tratti di GB) e nemmeno nel tempo che ci si perde per farli (una volta per aggiornare tra download ed installazioni ci ho perso delle ore). Ma vi basti sapere che gli aggiornamenti, quando sono disponibili, partono in download automaticamente, il sistema non vi chiede se può farlo, parte a scaricare e basta. Ora magari voi avete una connessione così e così e Windows 10 comincia scaricare a bomba occupandovi tutta la banda, voi non potete fare nient'altro che aspettare quelle due ore che Windows finisca. 
Se siete collegati via ethernet poi non ci potete fare proprio nulla, mentre se siete in wifi potete impostare la connessione come "connessione a consumo" e allora vi blocca gli aggiornamenti... ma non mi sembra un metodo consono per un sistema operativo che tra l'altro paghiamo all'acquisto del nostro PC.
In sintesi, basterebbe un semplice tasto come "Chiedi l'autorizzazione prima di scaricare/installare gli aggiornamenti", sarebbe semplice no... Ubuntu quando ha degli aggiornamenti da fare ti chiede se può farli, non parte da solo a scaricare.
Poi non so se son io che ho beccato il PC scarognato, ma nei primi 4 mesi a volte succedeva (tipo ogni 10 giorni) che boom si riavviava da solo di botto senza dire nulla, oppure ultimamente non mi prende più il segnale wifi del router (nonostante abbia anche acquistato una chiavetta wifi più potente continuo ad avere problemi) mi è addirittura capitato di parcheggiarlo di fianco al Chromebook che ho in camera ed il Chromebook mi prende il segnale wifi senza problemi, mentre l'altro continua a perdermi il segnale.
Ora mi chiedo, i vari personaggi che in internet han scritto articoli per elogiare Windows 10, o han ricevuto tanti soldi dalla Microsoft, oppure non hanno mai usato Ubuntu.
E' proprio vero che chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova, e chi torna a Windows dopo anni di Ubuntu non può che dichiararsi insoddisfatto.

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