Un Raspberry Pi è quanto basta
Oggi volevo parlarvi di un progetto che ho scoperto quasi casualmente anni fa...
Avevo cominciato a seguire la pagina Facebook del progetto "Ubuntu Mate" (una versione di Ubuntu che utilizza come ambiente grafico Mate anzichè Unity), quando un giorno pubblicarono un post dove dicevano di esser riusciti ad installare Ubuntu Mate su un Raspberry Pi... fu così che scoprii questo nuovo mondo...
Intanto cominciamo dicendo di cosa si tratta:
"Il Raspberry Pi è un single-board computer (un calcolatore implementato su una sola scheda elettronica) sviluppato nel Regno Unito dalla Raspberry Pi Foundation. Il suo lancio al pubblico è avvenuto il 29 febbraio 2012. Finora, ne sono state prodotte otto versioni (Modelli: A, B, A+, B+, 2, Zero, 3, Zero W) con prezzi da 5 a 35 dollari statunitensi.
L'idea di base è la realizzazione di un dispositivo economico, concepito per stimolare l'insegnamento di base dell'informatica e della programmazione nelle scuole.
Il progetto ruota attorno a un System-on-a-chip (SoC) Broadcom che incorpora un processore ARM, una GPU VideoCore IV, e 256 o 512 Megabyte o 1 Gigabyte di memoria. Il progetto non prevede né hard disk né una unità a stato solido, affidandosi invece a una scheda SD per il boot e per la memoria non volatile.
La scheda è stata progettata per ospitare sistemi operativi basati sul kernel Linux o RISC OS. È assemblata fisicamente in Galles, nel SoNy UK Technology Centre" (da Wikipedia).
L'idea è quella di creare un PC a basso costo, privandolo di tutto quel surplus che spesso è inutile e magari non utilizzeremo mai... (un esempio su tutti, nel miei vecchi portatili che ho utilizzato negli anni non ho mai usato la webcam, oppure il lettore per le card SD, eppure esistevano dei driver che all'avvio del PC andavano a rubare risorse al sistema per caricare qualcosa che non avrei mai usato).
Il costo è veramente irrisorio e lo scopo è quello di portare l'informatica ovunque, l'unico problema è che, come spesso accade, si tratta di un progetto cresciuto in sordina, quindi sconosciuto ai più.
E' affascinante la semplicità del tutto... un intero PC che viene racchiuso in una scheda di pochi centimetri che ci permette di fare cose che fino a vent'anni fa erano fattibili solo con PC desktop di notevoli dimensioni.
Con il passare degli anni sono state create anche versioni successive, mettendo processori più prestanti ed anche Bluetooth e Wireless.
Il progetto continua a crescere, mi auguro solo che un domani risulti anche più conosciuto, in maniera da diffondersi maggiormente lì dove magari ce n'è più bisogno.
Consiglio comunque di visitare la pagina ufficiale del progetto www.raspberrypi.org ed anche la pagina dedicata su Wikipedia per chiarirsi maggiormente le idee.
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